mercoledì 17 settembre 2014

Post su Facebook (IV)

Questo è il testo del quarto post sui gruppi di facebook

"La quarta opera di Mario Agrifoglio che vi presento è del 1978, 60x70. Il titolo è 'divergenze'.
L'opera a sinistra è illuminata con luce solare, a destra la stessa opera è illuminata sotto luce nera (luce di wood)
Il tema rappresentato è la Wdivergenza (In questa opera delle zone rosse).
Tecnicamente la Wdivergenza è la esplosione su più colori, sotto luce nera, di un solo colore sotto luce solare.

Un amico mi ha fatto notare che questa esposizione passo passo nasconde il rischio di far intendere che questi fenomeni siano semplicemente basati sulla ricerca di colori (in questo caso rossi) fluorescenti (per esempio di diverse marche) e il loro uso più o meno casuale sulla superficie.
Ovviamente questa è una lettura fortemente scorretta: l'ottenimento di colori diversi (come nel caso presente) è dato da tecniche pittoriche di dominazione delle variazioni attraverso l'esperienza di miscelazione dei pigmenti 'al di fuori' della teoria, per capirci fuori dalla sintesi additiva e dalla mescolanza sottrattiva.
Questa esperienza, frutto di un lungo periodo di prove pittoriche e sperimentazione di miscelazioni, va costruita personalmente da ogni artista che intenda lavorare sotto luce nera controllando e dominando la miscelazione dei colori.

Infatti (e purtroppo) non esiste una strada unica per costruire queste esperienza perché la semplicità della miscelazione additiva viene meno.
Spero di aver fatto capire che queste prime opere che presento sono delle esemplificazioni che hanno lo scopo di introdurre Wdivergenze, Wconvergenze quali neologismi per la lettura del lavoro di ricerca di Mario Agrifoglio, le successive opere saranno più complesse e queste tecniche di controllo meno evidenti.
Ripeto il concetto che ho espresso presentando il lavoro precedente, queste opere non sono riproducibili tipograficamente se non pubblicando più foto della stessa opera.
Ho già introdotto il concetto noto di difetto metamerico, quale variazione (normalmente) di tono sotto fonti luminose diverse; Il metamerismo però nella sua definizione originale si limita a considerare fonti luminose quali solare, penombra, luce ad incandescenza, neon, ecc.
Solo recentemente si può riformulare questo concetto parlando di una luce particolare quale la luce nera (o luce di Wood) e con pigmenti fluorescenti.
Una trattazione estesa è ovviamente oltre lo scopo di questi post ma il concetto che voglio fortemente fare passare è che quattro semplici barre verticali rosse e un cerchio anch'esso rosso mettono in crisi lo stato delle conoscenze pratiche sul colore.
Queste superfici che sotto luce solare sono indistinguibili e che in penombra rimangono indistinguibili hanno quindi un basso difetto metamerico 'classico' ma illuminate sotto una adeguata luce nera assumono qualitativamente delle differenze enormi, ovvero un alto difetto metamerico intra-luminoso."

Divergenze,  1978, 70x60 cm

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